«Senza di me, non potete fare nulla»

Gv 15,5

Laboratorio politico cattolico

L’ Agenda programmatica

Domanda – cos’ è l’ Agenda programmatica?

L’ Agenda programmatica è l’ archivio di sedimentazione di tutte le eventuali proposte di natura politica, maturate ed elaborate in sede di Laboratorio politico, al fine di risolvere una problematica d’ interesse comune mediante proposta di modificazione, cancellazione o creazione di legge o secondo altre forme.

Domanda – chi elabora le proposte dell’ Agenda programmatica?

Autori e lettori, da soli o in gruppo.

Domanda – può essere pubblicata una proposta per l’ Agenda programmatica non corredata da un compito di Laboratorio?

No. Le proposte programmatiche devono essere sempre sostenute e allegate a un compito di laboratorio inerente al tema della proposta. Perciò, chi ha elaborato una proposta programmatica che ritiene di dover sottoporre all’ attenzione comune, potrà farlo o appoggiandosi ad un autore, o chiedendo di partecipare lui stesso al laboratorio in qualità di autore, allegando la sua proposta insieme a un compito di laboratorio in tema.

Domanda – che bisogno c’ è di far tanta teoria, quando sono i fatti che contano?

I fatti che contano sono quelli sostenuti da principi che li sostengano; perciò è importante che l’ applicazione pratica di idee e proposte si fondi su saldi principi e presupposti teorici verificati, altrimenti, nonostante la bontà apparente, si determinerà in azioni politiche sconclusionate o inefficaci.

Domanda – come si elabora una proposta per l’ Agenda programmatica?

Una proposta politica, a discrezione dell’ autore, può essere corredata in allegato al compito di laboratorio pubblicato.
Alternativamente, può essere aggiunta e pubblicata in un secondo momento, nonchè pervenire da persona diversa da quella che ha provveduto all’ elaborazione della fase di laboratorio.

Questo infatti è in linea con l’ azione dello Spirito, che distribuisce talenti in modo diverso, tale per cui è più spesso l’ azione consociativa a garantire il buon esito di una proposta, che non l’ intraprendenza del singolo. Una soluzione pratica che possa non affacciarsi alla mente di chi studia un tema in fase teorica, potrebbe sovvenire ad una seconda persona, che grazie alla lettura di quell’ elaborato, con la propria riflessione, e non senza la sollecitazione dello Spirito, perviene ad una proposta di ordine pratico molto utile ed efficacie, a cui lo studioso non aveva pensato.

Ogni proposta è passibile dunque di essere inserita in un secondo momento in Agenda, purchè si fondi ed integri ad un compito di laboratorio. Non è possibile infatti inserire una proposta politica in Agenda programmatica senza un percorso di studio e riflessione che la supporti; ciò che è proprio compito del laboratorio politico.

Domanda – il Signore mi ha ispirato una legge che risolverebbe i mali del mondo: come posso farla pubblicare in Agenda programmatica?

Per pubblicare nell’ Agenda programmatica una proposta, essa deve passare il vaglio dello studio, affiancandosi a un compito di laboratorio che la motivi e supporti. Pertanto, coloro che fossero interessati a pubblicare delle proposte politiche, possono: o proporsi in qualità di autori al Laboratorio politico cattolico, così da aver diritto di preparare un compito di laboratorio e corredarlo della propria proposta politica. Oppure possono prendere contatto con un autore del Laboratorio, per chiedergli di scrivere un articolo di studio intorno al tema proposto, proponendogli di corredarlo con la propria proposta.

Domanda – che senso ha sedimentare proposte su proposte, fin quando non si ha il potere politico di metterle in pratica?

L’ immediatezza di un’ azione non determina necessariamente la sua efficacia. E specialmente per la politica, dotarsi di un buon arsenale di idee concrete e verificate, per lo meno sulla carta e in linea di principio, è molto più utile che trovarsi davanti alla possibilità di governare avendone i mezzi ma sprovvisti di principi guida. Inoltre, nello svolgimento dei compiti di laboratorio e della programmazione politica in ottica cattolica vi è un valore pedagogico che è di per se virtuoso e dunque degno di essere perseguito.
Infine, una proposta che sul momento non attirasse l’ interesse dei più, in seguito al presentarsi di certe condizioni favorevoli, potrà destare maggiore interesse ed essere veramente utile alla società, anche se prima non aveva trovato la dovuta considerazione. Dunque è bene impegnarsi e seminare anche non in vista di un risultato concreto e immediatamente visibile.

Domanda – chi giudica in merito alla bontà delle proposte politiche che entrano in Agenda programmatica?
L’ idea è di fare votare le proposte migliori, ma quanto al metodo non è ancora stabilito.
Ad ogni modo, tutte le ricerche e proposte, elaborate dai singoli o dai gruppi di studio, sono in se stesse meritevoli e dunque saranno conservate in Archivio, per un futuro utilizzo.

Come tradurre l’ azione di studio e ricerca in pratica politica? Alcune linee d’ indirizzo

Tempi dell’ azione politica

In generale:

1. Elaborazione teorica dei problemi e temi attraverso il Laboratorio.

2. Raccolta e sedimentazione delle proposte nell’ Agenda programmatica.

3. Votazione delle proposte che per rilevanza, incidenza e concretezza, si ritengono più

meritevoli di essere promosse nell’ àgone politico.

4. Messa in pratica delle proposte in Agenda, attraverso gli strumenti costituzionali.

Esemplificazione

1. Un’ autore che vive a Genova, spedisce un compito di Laboratorio, inerente al tema della pulizia degli argini del Polcevera, per prevenire l’ inondazione dei quartieri.

2. Lo studio, che non è corredato di proposta, attira l’ attenzione di un lettore, che, prendendo contatto con l’ autore, correda insieme a lui il compito di una precisa proposta politica. Ad esempio: “Giornata civica per la pulizia degli argini, in prevenzione dei danni del maltempo”.

3. La proposta viene votata favorevolmente dalla maggioranza degli autori, e finisce automaticamente in Agenda programmatica.

4. Le proposte che sono realizzabili grazie alle leggi in vigore, potranno essere promosse all’ amministrazione pubblica da singoli cittadini, dai gruppi riuniti in comitati civici, associazioni di categoria, cooperative etc…

Quelle che, invece, non sono realizzabili senza una modifica, abrogazione o ri-creazione delle legge in vigore, saranno il cuore del programma di coloro che, si spera per grazia di Dio più che per ambizione propria, andranno a rappresentare il nome cattolico a livello locale, regionale, nazionale o europeo, al fine di promuovere e difendere il bene comune, sulla base di un percorso previamente preparato e svolto.