«Senza di me, non potete fare nulla»

Gv 15,5

Laboratorio politico cattolico

Pubblicato in Invito alla collaborazione il 1 giugno 2018

di Giovanni Traverso

Finalmente!

Considerazioni sulla nascita del nuovo esecutivo

Dopo le doglie del parto, la felicità. Siamo contenti: il Governo atteso, e per il quale abbiamo votato, è nato. I segnali sono positivi e incoraggianti: finalmente sono state messe al centro le esigenze di molti fra noi, disoccupati, impoveriti, delusi e frustrati da un orizzonte politico europeo distante, incapace di rispondere alle esigenze dell’evo presente. Volevamo, molti fra noi almeno, un Governo che non si appiattisse sulle ragioni della contabilità, quale ultimo orizzonte culturale di riferimento, e si mostrasse forte, serio, energico e determinato a rispondere in patria e all’estero delle ragioni degli italiani, non dei grandi gruppi industriali, ma di quella variegata schiera di persone che compone il tessuto elettorale in modo veramente trasversale: piccoli e grandi di ogni genere e professione.
Personalmente, ho seguito con grande attenzione gli sviluppi che hanno portato alla felice conclusione di questa fase. Qui di seguito, alcune considerazioni sparse.
L’ elezione di marzo, confermando invero un indirizzo politico che ha preso largo nel sentire politico dei più già da alcuni anni, aveva dato un responso inequivocabile: “Basta progressismo; basta accoglienza indiscriminata; basta ossequio alle politiche Ue; basta “diritti civili”; basta massoni in Parlamento e al Quirinale; basta corrutele nei gangli della cosa pubblica; basta liberismo senza adeguate politiche sociali”.
Tanti basta avevano poi dato seguito a un programma di governo, elaborato per la fruttuosa quanto auspicabile collaborazione fra Lega e Movimento 5 stelle, autorizzati alla stesura di un programma comune quali interpreti del comune sentire tramite il voto popolare.
Le cose potevano mettersi male, quando il Capo dello Stato, travalicando le sue funzioni di garante, interveniva con un vero e proprio diniego, e dunque con atto un politico rilevante, a impedire di fatto la nomina del ministro dell’economia prescelto dalla Lega, l’economista Paolo Savona.
Grazie al cielo in tale circostanza, moderatisi gli animi, e per lo sforzo collettivo che veramente in questo caso la vera politica profondeva nel gioco dei ruoli e delle parti, si è giunti finalmente, in tempo per la festa della Repubblica, a una squadra di Governo che accontenta tutte le istituzioni e che quest’oggi riceverà l’incarico dal suo Presidente.
La nostra coabitazione ne è uscita rafforzata.
Valuteremo questa legislatura per le leggi che esprimerà (o quelle, inutili o inique, che abrogherà), e l’esecutivo per la forza e coerenza con cui saprà portare avanti il programma di governo.
Come laboratorio politico, continueremo nella nostra riflessione circa i temi fondamentali della dottrina sociale, da trasformare in diritto vivente: la dignità trascendentale di ogni persona, fatta simile a Dio per partecipare in eterno di Lui, la conseguente tutela dei nascituri, quali potenziali figli adottivi del Padre, l’economia al servizio della persona per il principio della destinazione universale dei beni, cui seguono la proprietà popolare della moneta, la riforma del sistema di emissione bancario centrale, la regolamentazione del mercato finanziario, la tassazione delle multinazionali che operano sul territorio italiano; più in generale, una proposta culturale imperniata sui cardini dell’insegnamento che ci proviene dalla logica divina, rivelataci da Cristo, Logos del Padre: onde segue la naturalità dei fondamenti del diritto, che assimila i precetti che la ragione creatrice ha posto tramite le sue eterne leggi a custodia del creato, la gratuità e il dono come modello alternativo economico di sistema, le questioni di diritto familiare e diverse altre.
Ringrazio tutti coloro che sono fin qui intervenuti, ed auspico nuove collaborazioni da parte degli autori e di chi altri eventualmente volesse mettersi a disposizione.
Serviamo la nazione, servendo Dio, perché tutti possano vedere le opere del Padre per mezzo dei figli.

Caro lettore, Dio ti benedica! Se hai qualcosa di pertinente da aggiungere, osservazioni critiche da muovere, o semplicemente desideri complimentarti con l' autore dello scritto, qui puoi farlo, purché con spirito costruttivo e carità fraterna. Grazie!

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