«Senza di me, non potete fare nulla»

Gv 15,5

Laboratorio politico cattolico

Il laboratorio politico

Domanda – che cos’ è il Laboratorio politico?

E’ la fase di elaborazione e studio di temi specifici che consentirà un’ azione politica fatta a ragion veduta.

Domanda – come funziona?

Gli autori, per proprio conto o per sollecitazione dei lettori, elaborano i “compiti” del laboratorio cattolico. Un compito di laboratorio è, essenzialmente, una ricerca di studio intorno a un tema specifico (ad es. “il TTIP” o “l’ opportunità della moneta unica”) finalizzata a maturare un’ opinione nei lettori e negli autori del laboratorio, la quale dovrà studiarsi d’ essere: approfondita quanto al tema in oggetto, concorde con la dottrina sociale proposta dalla chiesa, in linea coi principi fondamentali del Vangelo, utile in pratica per la società a cui si rivolge.

Domanda – quali sono le finalità del laboratorio politico?

I compiti di laboratorio hanno una funzione teoretica, e sono corredati, a discrezione dell’ autore, di una proposta pratica.

Quella teoretica, obbligatoria, ha il fine di facilitare e promuovere la formazione dei lettori e degli autori in ordine alla maturazione di un’ opinione politica non generalizzata, ma specifica, rispetto al tema trattato.

Quella pratica, facoltativa, consiste nel corredare lo studio con una proposta politica, presentata dallo studioso o da un lettore per suo tramite, finalizzata a una possibile soluzione del tema problematizzato e discusso in fase di laboratorio.

Domanda – come si struttura un compito di Laboratorio?

Ecco la metodologia cui ci si dovrà attenere per lo svolgimento del compito di Laboratorio, in vista della sua pubblicazione sul sito e divulgazione:

– esposizione di un tema/problema umano;

– confronto con la parola di Dio e il Magistero, inerente a quel tema/problema;

– confronto con le risposte offerte dalla comunità politica al tema/problema in esame;

– A discrezione dell’ autore: eventuale proposta politica, sulla base dei confronti sopra esposti.

Domanda – sono liberi gli autori del Laboratorio di dire quello che vogliono?

La libertà degli autori del Laboratorio dovrà esercitarsi nel cercare di aiutare la comunità dei lettori e degli autori a cogliere la volontà di Dio circa il tema politico problematizzato ed esposto. In questo sforzo e in tale direzione, essi saranno liberi di esercitare tutta la propria autonomia e competenza.

Domanda – vorrei scrivere sul Laboratorio come autore, c’ è uno schema d’ indirizzo cui attenermi per poter essere pubblicato?

Ogni autore dovrà preoccuparsi nell’ elaborazione del proprio studio di tenere presente, anche minimamente, quest’ orizzonte metodologico:

Esposizione del tema/problema > Dio parla > come la chiesa recepisce? > come la politica traduce? > Risposte ed eventuali proposte

Domanda – ci sono condizioni minime per poter essere pubblicati?

Sì. Ai fini della pubblicazione, dopo l’ esposizione del tema/problema in oggetto, si chiede ad ogni autore che:

 – vengano messe in luce affermazioni della Sacra Scrittura inerenti al tema proposto (almeno una) .

 – vengano affiancati pronunciamenti del Magistero della Chiesa che traducono quell’ insegnamento divino (almeno uno).

 – si espongano leggi vigenti in materia, di modo che il lettore possa discernere da se stesso quali leggi promuovano e quali disattendano ciò che il Creatore ha fissato, il Magistero tradotto e la comunità politica più o meno applicato (almeno una).

Laddove non fosse possibile rispettare tutte e tre, se ne rispetti almeno una.

Domanda – vorrei scrivere sul Laboratorio come autore, potrei avere un esempio pratico?

Esempio tematico – Pattumiere a cielo aperto in Campania

Il compito potrebbe essere elaborato in questa direzione:

Dopo aver presentato il tema, magari presentandolo anche a partire da fatti di cronaca locale o nazionale:

1 – Trovare nella Parola di Dio passi che intendono mettere in luce il ruolo dell’ uomo quale custode del creato.

Ad esempio: “Libro della Genesi”, versetto “x”

“(Dio) lo pose (l’ uomo) a custodia del giardino.”

2 – Trovare conferme della parola del Creatore nell’ insegnamento della chiesa.

Ad esempio: Papa Francesco, enciclica ” Laudato si’ “, paragrafo “y”

“…Benedetto XVI ha rin­novato l’invito a « eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale e di correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente ». Ha ricordato che il mondo non può essere ana­lizzato solo isolando uno dei suoi aspetti, perché « il libro della natura è uno e indivisibile » e inclu­de l’ambiente, la vita, la sessualità, la famiglia, le relazioni sociali, e altri aspetti. Di conseguenza, « il degrado della natura è strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana ».

L’ autore, esaminando le Scritture e il Magistero, nel suo articolo/studio potrebbe cercare di rispondere a queste domande, per arrivare a una risposta plausibile circa le cause dell’ inquinamento sui colli Campani:

– Quali sono le cause strutturali delle disfunzioni dell’ economia globale a cui Papa Benedetto XVI allude?

– A quale modello culturale, responsabile del degrado ambientale, il Papa si riferisce?

– In che modo il Governo italiano, nazionale, regionale e locale, si è mosso al riguardo?

 3 – Citare opportunamente leggi costituzionali in materia, o decreti di Governo emanati, o regolamenti locali inerenti a verificare la risposta di legge di fronte al problema posto.

– eventuale proposta politica in merito, da inserire in Agenda programmatica.

Ad esempio, la proposta può indirizzarsi verso una correzione delle leggi civili e penali che regolano l’ appalto per lo smaltimento dei rifiuti in Campania.

Oppure, la proposta può darsi nella linea della correzione dei modelli di sviluppo economici rispondendo alla domanda: in che modo possiamo correggere i modelli di crescita, per garantire il rispetto dell’ ambiente, secondo l’ invito del santo Padre sopra esposto?

4 – Infine, ad utilità del lettore, corredare lo studio di un brevissimo sunto logico tematico e di un glossario d’ aiuto e approfondimento (logico o etimo-logico) per quei termini usati che, o non tutti potrebbero conoscere, o sui quali vale la pena di approfondire lo sguardo.

Domanda – conoscendo i principi, perchè non si può passare direttamente all’ azione?

L’ azione, e tanto più l’ azione politica, che assume in se il peso di una grave responsabilità comune, come osserva San Tommaso d’ Aquino, presuppone un’ abbondanza di contemplazione. Se Dio Figlio, che pure è il Signore della vita, da uomo prima di intraprendere un’ azione pubblica non prescindeva dalla riflessione, dal ritiro, dalla preghiera e dal confronto con il volere del Padre; tanto più noi che siamo imperfetti, abbisogneremo di profonda riflessione, confronto reciproco e studio orante, perché la nostra azione si qualifichi a partire dal presupposto che la sostiene: vita di grazia, abbondanza di contemplazione delle verità conosciute, e dunque adesione ferma, sicura e prudente circa i percorsi da intraprendere.

Domanda – sì, ma in concreto?

In concreto, una volta che saranno elaborati in fase di laboratorio approfondimenti sufficienti per compilare un’ adeguata agenda programmatica che sia chiara, comprensibile ed esauriente per la cittadinanza, sia per quanto riguarda le linee politiche da adottare dentro la nazione, sia per quelle da adottare nei riguardi dei soggetti inter e sovra-nazionali, allora, e solo allora, si potrà seriamente prendere in considerazione la possibilità di proporsi a degli elettori, con il frutto, non improvvisato, di una lunga e argomentata elaborazione, verificata su solidi principi.